giovedì 13 maggio 2010
intervista a Stefano Rodotà, già Garante per la privacy
Nel pieno della campagna referendaria per l'acqua pubblica, un'intervista esclusiva con Stefano Rodotà (da www.altreconomia.it )
“Il referendum sul’acqua rimette al centro dell’attenzione grandi questioni che riguardano il nostro futuro” spiega Stefano Rodotà, già Garante per la privacy
Stefano Rodotà, giurista e già presidente dell’Autorità garante per la privacy, ha partecipato alla stesura dei tre quesiti referendari per l’acqua pubblica.
Un impegno personale, e un sostegno, che spiega con semplicità: “L’accesso all’acqua, come alla conoscenza, sono beni cui fa riferimento la collettività, sono fatti di vita quotidiana delle persone, che richiedono una nuova idea di proprietà -spiega-. Non è pubblico né privato ciò di cui stiamo parlando”.
Il fine settimana del 24 e 25 aprile è iniziata la raccolta delle 500mila firme necessarie per presentare i 3 quesiti, il cui obiettivo è stoppare gli effetti del decreto “Ronchi”, che impone di affidare a soggetti privati la gestione del servizio idrico integrato. Il 21 luglio le firme dovranno essere consegnate alla Corte di Cassazione (info su www.acquabenecomune.org ).
continua su http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=2323
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